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Le calorie contano?

Qualsiasi dieta venga scelta, una caloria è sempre una caloria!
Due aspetti della dietoterapia sono ancora abbastanza dibattuti. Il primo riguarda la composizione della dieta migliore sia per determinare la perdita di peso, soprattutto a carico del tessuto adiposo in eccesso, sia per conferire effetti positivi sulle patologie correlate. Il secondo aspetto riguarda quale sia, in una dieta dimagrante, la quota calorica da ridurre ai fini della perdita di peso e fino a quale limite sia corretto spingere questa riduzione.
Spesso il consumatore viene frastornato dalle varie notizie sui media e in particolare sul web (abolizione delle fonti di carboidrati frutta compresa, eliminazione completa dei grassi, eccesso di proteine, diete stravaganti,…). Diversi studi hanno confermato qualcosa di molto semplice: se si assumono più calorie di quante se ne spendono si ingrassa, indipendentemente dal fatto che le calorie di troppo provengano da proteine, grassi o carboidrati, mentre se si assume meno di quello che si spende si perde peso, qualunque sia la composizione della dieta.
Il successo di una dieta ipocalorica a breve termine e il suo mantenimento a lungo termine sono legati al grado di aderenza alla dieta e alla capacità di modificare in modo durevole sia il proprio stile alimentare che il proprio stile di vita, oltre che all’adeguatezza della dieta che deve essere “tagliata e cucita” sulle necessità e sulle abitudini del singolo. Ecco perché non può esistere “la dieta di….” o “la dieta del….”, ma una dieta capace di anche di essere gratificante e caratterizzata da quella facilità d’uso che permette di seguirla meglio.
In altre parole coloro che hanno un approccio più equilibrato e razionale rispetto alla dieta mantengono il risultato più a lungo rispetto a quanti, invece, adottano un controllo troppo rigido. In definitiva, più che l’adozione di comportamenti restrittivi è la capacità di autoregolare il proprio comportamento alimentare a determinare il successo di un programma dimagrante.
Ovviamente tutto questo risulta più utile, semplice e vantaggioso se abbinato a uno stile di vita attivo e non sedentario, con la giusta dose di sport e movimento, seguiti e sostenuti da professionisti dei vari settori, sia medico che sportivo.
Prof.ssa Patrizia Paolicelli, docente di tecnologia farmaceutica.

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